Il Chiostro di San Francesco

Il Chiostro di San Francesco

Situato in piazza Regina Margherita, nei pressi di Porta San Francesco, il complesso francescano del XIII secolo custodisce la chiesa gotica, il chiostro rinascimentale e il celebre affresco del “Cristo nel Labirinto”. Dopo la soppressione del 1873 fu adibito a carcere, con arcate tamponate e celle ricavate nel chiostro. Oggi è sede di mostre, eventi e collezioni artistiche, luogo vivo di memoria e cultura.

Un complesso francescano medievale

Il complesso di San Francesco sorge nel centro storico di Alatri, nei pressi dell’omonima porta cittadina. Costruito tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento, comprende la chiesa e gli spazi conventuali annessi. Il chiostro, fulcro dell’antico convento, si distingue per la sua sobria originalità: non presenta porticati, ma un impianto semplice e lineare che conserva ancora oggi un forte fascino medievale.

Dopo la soppressione del convento (1873), l’edificio passò al Municipio che lo adibì a carcere giudiziario fino al 1968. In questa fase il chiostro subì pesanti trasformazioni: le arcate del portico furono tamponate per ricavarne celle, vennero chiuse le aperture al piano superiore e il cortile assunse l’aspetto di un ambiente chiuso, con pareti scandite da lesene in stucco. Ancora oggi le robuste inferriate e i cardini in ferro battuto testimoniano il passato carcerario del complesso.

Nel 1976 gli spazi furono nuovamente destinati, in parte, alla vita conventuale e a deposito comunale. Più recenti interventi di restauro hanno restituito alla città un luogo di straordinario valore storico-artistico, oggi regolarmente utilizzato per mostre d’arte, conferenze, spettacoli teatrali e musicali.

Il Cristo nel Labirinto

All’interno del complesso si conserva il celebre affresco noto come Cristo nel Labirinto (XIV sec.), un unicum dell’arte medievale europea. Raffigura un labirinto a undici spire con al centro un Cristo Pantocratore, simbolo di un percorso spirituale di ricerca e di salvezza. L’opera, di grande fascino simbolico, continua a suscitare meraviglia e ad attrarre studiosi e visitatori da tutto il mondo.

Collezioni artistiche e fotografiche

Oggi il chiostro ospita una selezione di opere pittoriche di proprietà comunale, che costituiscono una preziosa testimonianza del patrimonio artistico cittadino. A queste si affianca la suggestiva collezione fotografica di Gianni Berengo Gardin, dedicata ai riti della Settimana Santa di Alatri: un racconto visivo intenso e poetico, che restituisce atmosfere, gesti e volti della tradizione religiosa locale.

Piazza Regina Margherita

L’accesso al chiostro si trova in piazza Regina Margherita, la più recente piazza di Alatri. Per secoli quest’area era l’orto dei frati francescani, finché nel 1873, con la soppressione del convento, passò al Comune. Una decina d’anni più tardi fu trasformata in piazza pubblica destinata al mercato del bestiame, dotata di fontana e alberi che la resero uno degli spazi più verdi della città.

Nel tempo la piazza divenne un punto vitale della vita cittadina, accogliendo funzioni civili e istituzionali negli ambienti dell’ex convento, come il carcere, la farmacia comunale, un istituto scolastico e l’ufficio del giudice di pace. Oggi, oltre a costituire uno spazio urbano vivo e frequentato, conserva l’ingresso al chiostro, restituendo continuità tra storia, architettura e vita cittadina.