Il Museo Civico
Il Museo Civico di Alatri ha sede nello storico Palazzo Gottifredo, edificio simbolo della città e straordinaria testimonianza dell’architettura civile del XIII secolo. Il museo custodisce ed espone un patrimonio di grande valore archeologico e demoetnoantropologico, legato all’antica Aletrium e al suo territorio, con un percorso che attraversa i secoli e che intreccia archeologia, epigrafia, tradizioni popolari e storia urbana.
Palazzo Gottifredo: dimora storica e sede museale
Il palazzo fu fatto edificare dal cardinale Gottifredo Raynaldi nel XIII secolo, come residenza nobiliare e centro del potere cittadino. La costruzione, che unisce le caratteristiche della casa-torre fortificata e del palazzo signorile, rappresenta una delle più significative architetture medievali del Lazio.
La facciata in conci regolari di calcare, le possenti strutture murarie e gli ambienti interni, caratterizzati da ampie sale voltate e da una grande sala d’armi, riflettono il prestigio e la solidità del committente. La posizione lungo Corso Cavour, nel cuore del centro storico, ne fa ancora oggi un punto di riferimento urbano e identitario. Nel corso dei secoli il palazzo subì trasformazioni e adattamenti, ma ha conservato il suo impianto originario, rendendosi così ideale per ospitare il museo cittadino.
Le sezioni e le collezioni
🔹 Piano terra – Introduzione e viaggiatori di scoperta
Un video multimediale accoglie i visitatori e li guida alla scoperta della storia di Alatri attraverso lo sguardo di studiosi e viaggiatori tra XVIII e XIX secolo, protagonisti della riscoperta delle mura megalitiche e del patrimonio archeologico della città.
🔹 Primo piano – Archeologia ed epigrafia
Reperti ceramici, terrecotte architettoniche, mosaici e frammenti decorativi raccontano la vita di Aletrium. La collezione epigrafica comprende iscrizioni pubbliche e private, tra cui spicca l’epigrafe di Lucio Betilieno Varo, documento fondamentale per la storia municipale del Lazio. Una sezione è dedicata ai materiali restituiti alla comunità grazie ai recuperi della Guardia di Finanza.
🔹 Secondo piano – Area sacra di La Stazza
Il nucleo centrale del museo: antefisse figurate, lastre fittili e materiali votivi provenienti dal tempietto etrusco-italico di La Stazza, che testimoniano la lunga tradizione cultuale della città, tra età preromana e romana. Corner con supporti informatici.
🔹 Terzo piano – Servizi e aula didattica
🔹 Quarto piano – Sezione demoetnoantropologica
La memoria delle tradizioni popolari rivive attraverso la Collezione Antonio Gambardella (circa 1.000 pezzi) e la raccolta Fiorletta (oltre 150 oggetti), con strumenti agricoli, utensili domestici e attrezzi per i mestieri artigianali che raccontano la vita quotidiana tra XIX e XX secolo.
🔹 Quinto piano – Depositi e uffici
Area non aperta al pubblico, destinata alla conservazione dei reperti non esposti e alle attività di catalogazione, studio e gestione culturale del museo.
Il Museo Civico di Alatri, con le sue collezioni e la cornice del Palazzo Gottifredo, si presenta come un luogo di identità e memoria, capace di collegare i reperti ai contesti urbani e territoriali, in dialogo costante con il progetto del Museo Diffuso.