Open Day a Piazza Rosa: un viaggio nella storia più antica di Alatri

Open Day a Piazza Rosa: un viaggio nella storia più antica di Alatri

Le indagini archeologiche connesse ai lavori di riqualificazione hanno riportato alla luce una complessa stratigrafia che racconta secoli di storia di Alatri, dalla media età repubblicana all’età tardo-antica. I materiali saranno studiati e valorizzati da

Questa mattina Piazza Rosa ha accolto numerosi cittadini e la stampa per l’Open Day, un momento speciale di incontro e condivisione dedicato alla storia più antica di Alatri.

Il Sindaco Maurizio Cianfrocca, l’Assessore ai Lavori Pubblici Roberto Addesse e il Direttore dei lavori Angelo Ianni hanno illustrato l’intervento di riqualificazione urbana che, grazie alla verifica preventiva dell’interesse archeologico, ha portato alla luce un sito di grande importanza storica.

Particolarmente significativa la presenza di Massimo Lauria, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, che ha guidato i presenti in un vero e proprio viaggio nel cantiere, spiegando le modalità di intervento, le fasi dello scavo e il ruolo della Soprintendenza. Un impegno che non si limita alla tutela, ma si traduce in occasioni concrete di ricerca, conoscenza e valorizzazione condivisa del patrimonio.

Le indagini hanno restituito una complessa stratigrafia, con strutture murarie, pavimenti e livelli di vita che raccontano secoli di storia: dalla media età repubblicana alla prima età imperiale, fino all’epoca tardo-antica, quando la presenza di una calcara segnò la chiusura della frequentazione del sito. Gli archeologi Luca Attenni e Mauro Lo Castro hanno illustrato le scoperte con un racconto vivo e coinvolgente.

La direttrice del Museo, Manuela Cerqua, ha ricordato che il Museo Civico di Alatri sarà protagonista della fase di valorizzazione: i materiali rinvenuti saranno studiati, allestiti ed esposti attraverso nuovi percorsi e attività di divulgazione, così che il patrimonio emerso dallo scavo diventi conoscenza condivisa e identità per la comunità.

Con il nuovo allestimento e i lavori di adeguamento per l’accessibilità, il museo diventerà sempre di più un ponte tra la città e la sua storia, trasformando la tutela in conoscenza e la conoscenza in appartenenza.